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Autore: pegasus

30Novembre 2020

Utilizzo del monouso e rischio infezioni

In un articolo pubblicato nel 2007 su una rivista internazionale mette in evidenza come l’utilizzo del monouso riduca il rischio di infezioni e contaminazioni nelle procedure di Anestesia.

Analogamente, un articolo del 2019 pubblicato su una rivista internazionale, pondera i rischi e benefici per la decisione di scelta degli strumenti chirurgici monouso vs riutilizzabili.

Scarica articolo 2007
Scarica articolo 2019

30Novembre 2020

Impiego di prodotti monouso in sala operatoria

Secondo dati recentemente pubblicati, in Italia, nell’ambito delle infezioni correlate all’assistenza, oltre il 16% dei pazienti sviluppa infezioni della ferita chirurgica (SSI) [ECDC-PPS report 2011-2012, p.132]. Di queste, che possono comportare lunghi periodi di degenza post operatoria e richiedere cure intensive, oltre che ulteriori interventi chirurgici, circa la metà potrebbe essere prevenuta mediante l’attuazione di buone pratiche cliniche, l’utilizzo di tecnologie mediche innovative e la messa in atto di adeguati meccanismi di controllo.

Assobiomedica in un recente report ha evidenziato  come l’obiettivo primario dei teli chirurgici e dei camici è quello di evitare la trasmissione di agenti patogeni dalla cute non sterile verso il campo operatorio sterile e di proteggere il paziente dal rischio di contaminazione e quindi dal rischio di insorgenza di infezioni della ferita chirurgica.

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30Novembre 2020

Indicazioni per un utilizzo razionale delle protezioni

Da un rapporto aggiornato al 28 Marzo 2020, il Gruppo di lavoro dell’ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni ha pubblicato delle Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni (DPI) per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da covid-19) nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2.

Versione del 28 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n.2/ 2020 Rev.) di seguito link per scaricare il rapporto completo in formato pdf